Il 13 gennaio scorso si è svolta la Terza Edizione di ViniVeri nella suggestiva cornice di Assisi. Evento orchestrato dal Consorzio ViniVeri con la forte spinta motivazionale nel poter dirigere e mostrare una degustazione tutta declinata al naturale, ovvero di quei vini che sono lontani dai prodotti di sintesi in vigna e trattamenti o interventi in cantina; ma non solo: l’evento da rielievo anche ai piccoli vignaioli che riescono ad emergere con prodotti d’eccellenza garantendo qualità, sanità e tradizione nonostante si parli sempre di vini”non convenzionali“.
Non avendo potuto presenziare a questa edizione, abbiamo intervistato Alessandro Ingrosso, in arte Tannintime, blogger del settore, per poter racconatare l’esperienza dell’Edizione 2020.
Alessandro, in particolare, fa presente che l’evento è altresì ben strutturato e congeniale anche nell’organizzazione: come già sottolineato, ci troviamo in una stimolante degustazione con vista Assisi, inoltre “un ampio parcheggio, ingresso snello, e una gestione dei calici molto smart”, sottolinea. Differenti e caratteristiche anche le cantine presenti da tutta l’Italia, dalla Sicilia, Campania, Abruzzo, naturalmente l’Umbria con le proposte di Paolo Bea, Raìna e Cantina Ninni, fino al Piemonte, i mecerati del Friuli, Veneto e naturalmente espressioni francesi del vino naturale.
Di seguito le proposte di Alessandro, seguendo le degustazione provate durante l’evento:
- Terrebianche col Fondo 2018
- Pignoletto e Trebbiano Terraquilia; Mòssca 2008
- Moscato bianco e gialloCrocizia;Levante90 2018
- Malvasia aromatica di Candia e Spergola – Podere Cipolla
- Sangiovese Jubilus Pian del Pino 2012
- Sangiovese Pian del Pino
- Montepulciano Rosato Allevi Maria Letizia 2018
- Montepulciano Allevi Maria Letizia
- Montepulciano e Sangiovese Paia 2017 Cameli Irene
Alessandro ha voluto poi porre l’accento sul clima che imperniava questo momento di condivisione tra appassionati, professionisti, ristoratori, insomma presenti e variegate anche le diverse figure che vi hanno partecipato:
“Un clima festoso e gioviale, sia da parte dei produttori che da parte dei visitatori”– conclude
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