Terre Margaritelli: Pinturicchio Riserva 2016

Si è conclusa domenica 27 ottobre a Roma la cerimonia di premiazione dei Tre Bicchieri Gambero Rosso, che ha visto protagoniste etichette di vino provenienti da tutta l’Italia.
Questo tipo di riconoscimento è il più alto (tenendo conto di diversi paramenti e della possibilità di ottenere finanche uno o due bicchieri) che si possa ottenere da Gambero Rosso, oltre al grande onere e onore di essere parte della Guida Vini d’Italia 2020. La conferenza ufficiale che ha accolto esclusivamente gli addetti del settore e la stampa si è tenuta nell’Auditorium del Massimo, tra le location congressuali più prestigiose e accoglienti di Roma. A seguire una degustazione con banchi d’assaggio delle etichette vincitrici con i produttori pronti a rendersi partecipi di una comunicazione vocata tutta all’insegna del buon vino made in Italy.
Sono state diverse le etichette umbre ad aggiudicarsi questo riconoscimento. Oggi noi vorremmo partire da Terre Margaritelli, tre Bicchieri Gambero Rosso con il loro Pinturicchio Riserva 2016. Conosciamoli insieme.
È il 1948 quando Fernando Margaritelli decide di lasciare tutto ai figli per dedicarsi alla terra. Ci troviamo nella Denominazione Torgiano, fulcro della DOCG Torgiano Rosso Riserva del 1990, la prima in Umbria e nella frazione di Miralduolo, nel cuore della storia medievale del luogo.
L’azienda costa oggi di 52 ettari vitati, 12 etichette, tutte in coltivazione Biologica, abbracciando il concetto di sostenibilità sociale e ambientale e di preservare la terra nel tempo.
In una delle nostre ultime visite in azienda, Federico Bibi, direttore marketing, ci ha parlato di un vero e proprio
network che si crea tra le varie aziende di Torgiano, una sorta di Sharing Economy: la condivisibilità è il futuro”.[1]

Il Pinturicchio Riserva 2016, in commercio solo dal 2020, nasce dalla personalità eclettica di Dario Margaritelli, e dico eclettica perché il nome “Pinturicchio”richiama squisitamente il pittore perugino, accompagnato dal già citato Federico Bibi e dai due enologi Riccardo Cotarella e Maurilio Chioccia. Un vino che da disciplinare consta di almeno il 70% di Sangiovese, ma che qui si presenta in purezza. Vitigno che nelle sue caratteristiche e proprietà sì ben presta a maturazioni lunghe in botte, aiutato anche dal terreno argilloso (impatto sul colore, sulla longevità, sull’alcol e sulla morbidezza) di Terre Margaritelli.
L’affinamento in barrique di rovere bianco è di almeno 24 mesi, direttamente dalla Borgogna.
Non ci resta che congratularci con Terre Margaritelli e aspettare l’approdo nel circuito commerciale del loro Pinturicchio Riserva ’16.

[1] Fonti esterne:
Intervista a Terre Margaritelli, Radio Design.
https://www.youtube.com/watch?v=9xAqRzUSIjk&t=1421s

Bio Autore

Elena Di Vaia

Cresciuta sulle ginocchia del nonno tra le vendemmie.
Immersa alla scoperta del vino con il papà. Sommelier Ais per forza di gravità.
"Si mens et corpus homini vino flagraret"- la mente e il corpo dell'uomo ardono per il vino, recitava Platone. Da brava discepola laureata in Filosofia ma curiosa del mondo, passeggio tra l'Economia Civile ed un Master in Etica Economia e Management.
Hobby? Comunicare e scrivere.Così vago tra ospiti e interviste nel mio format radiofonico RadioWineDesign dall'istituto Italiano di Design di Perugia.
Articolista Freelance, perchè se non chiacchiero di vino sento il bisogno di traslare le parole su carta. Il fenomeno che mi piace analizzare? La comunicazione su Instagram.
Hai mai sentito parlare del WineErasmus? Il progetto che porta il vino on the road ?!
Collaboro sulla rivista "The Design Magazine" con la mia rubrica "Wine Design".
Per sapere di più, un Simposio platonico è quello che ci vuole.

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