Si è concluso ieri il week-end dedicato all’evento TerraWine Festival tenutosi a Todi (in Provincia di Perugia), organizzato dal Direttore artistico Salvatore Alfieri e declinato al mondo della bollicina italiana e francese. Sede dell’evento l’artistica e storica Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo. Lo slogan dell’evento “Il vino, la tavola, la passione, l’Umbria” ha come obiettivo quello di promuovere il territorio umbro come culla di una pluralità di tematiche culturali che spaziano dal vino nostrano, all’arte e design per toccare con mano le bollicine francesi con grandi brand del mondo dello Champagne. Il Fil Rouge dell’evento è stato quello di rendere il mondo dell’enologia non solo settoriale e confinante, ma aperto a “dinamismo, contaminazioni culturali e trasversalità”-aggiunge Salvatore Alfieri.
Terrawine Festival ha contato quest’anno la direzione tecnica della Somm. Simona Geri, Wine Educator e Wine event manager, che ha puntato a “stimolare la curiosità e la voglia di conoscere e apprendere nuove o ben consolidate realtà del mondo vino Made in Italy e non solo”.
L’evento ha reso così Todi città “vetrina” con l’intento di promuovere il territorio, il turismo e l’Enogastronomia.
Presenti 300 etichette selezionate con la possibilità di creare per direttissima un dialogo con i produttori; diverse anche le masterclass e i seminari organizzati al fine di esplorare, approfondire e migliorare la conoscenza su tematiche dal carattere differente ma con un interesse impattanti.
Tra le masterclass che ci ha visto partecipi quella dedicata alla nascita dello Champagne, dai sui assemblaggi alle nuove scoperte, condotta magistralmente da Livia Riva. Una simbiosi tra una lectio incentrata su origine, storia, eno-cultura e tecniche sino alla degustazione che ha visto protagonisti:
- Bollinger – Spécial Cuvée
- Hugues Godmé – Brut Réserve
- BLANC DE NOIRS – PINOT NOIR • Henri Giraud Code Noir
- BLANC DE NOIRS – MEUNIER • Dehours Terre de Meunier
- BLANC DE BLANCS – CHARDONNAY • Perrier Jouët Blanc de Blanc
Sicuramente partecipare ad un evento così ben strutturato e pensato nelle sue peculiarità e particolarità ha reso la wine-experience densa di significato e significanza; non solo per la didatticità in sè, ma anche per la scoperta di piccole realtà che con entusiamo partecipano alla comunicazione e alla divulgazione enologica italiana.
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