Lacrime ed archetti del vino (effetto Marangoni)

Perché si formano lacrime e archetti nel bicchiere di vino? A cosa servono gli archetti di vino? Queste sono alcune tra le domande che gli appassionati e non di vino si pongono più frequentemente ed a cui cercheremo di dare risposta all’interno di questo articolo.

Chi di voi non ha mai fatto roteare un calice, osservandone gli archetti e la velocità con cui il liquido si muove? Per quanto mi riguarda, ormai mi capita involontariamente di far roteare anche la semplice acqua minerale. Dietro questo fenomeno, vi è però una spiegazione scientifica, oltre che un significato ben preciso. Dobbiamo considerare che l’analisi visiva di un vino è la prima da fare quando ci si approccia alla degustazione. Osservare il vino può rivelare più cose di quanto uno si possa immaginare e non si tratta solo di analizzare il colore del liquido, già fonte di per se di moltissime informazioni. Tornando agli archetti del vino, questi sono una manifestazione dell’effetto Marangoni, lo stesso grazie al quale si creano le bolle di sapone. Chiariamo subito un aspetto: gli archetti sono quelle strutture che si creano tra due lacrime. Facendo roteare il bicchiere, una volta fermato, il liquido ricade verso il fondo bevante, formando le lacrime, dopo aver raggiunto il punto di massima altezza.

Archetti e alcol del vino: Effetto Marangoni

L’effetto Marangoni è un fenomeno fisico che si verifica quando un liquido è soggetto a una tensione superficiale non uniforme. In pratica, quando si riempie un bicchiere di vino e lo si fa roteare, la tensione superficiale del liquido non è distribuita in modo uniforme sulla superficie del bicchiere. Questo crea delle forze di adesione che tendono a spostare il vino verso il bordo del bicchiere, dove la tensione superficiale è maggiore.
Ma perché è importante l’effetto Marangoni in degustazione del vino? Quando il vino viene fatto roteare nel bicchiere, si formano delle “lacrime” o “archetti” lungo il bordo del bicchiere. Queste lacrime sono dovute alla forza di adesione del vino verso il bordo del bicchiere, dove la tensione superficiale è maggiore.

Effetto Marangoni e rotazione del bicchiere

Le lacrime o gli archetti possono essere utilizzati come indicatore della qualità del vino. In generale, se le lacrime o gli archetti sono molto marcati e scendono velocemente lungo il bicchiere, ciò può indicare che il vino è ricco di alcol e di tannini, e quindi ha una buona struttura. Se invece le lacrime o gli archetti sono scarsi o lenti ad scendere, ciò può indicare che il vino è meno strutturato o meno alcolico.
L’effetto Marangoni può essere influenzato da diversi fattori, come la temperatura del vino, la presenza di zuccheri o tannini, e la viscosità del liquido. Ad esempio, un vino con una elevata percentuale di tannini tende a formare lacrime o archetti più marcati, mentre un vino con una bassa percentuale di tannini tende a formarne di meno evidenti. Anche la temperatura del vino può influire sulla formazione delle lacrime o degli archetti: in generale, quanto più il vino è freddo, tanto meno si formano lacrime o archetti.

L’effetto Marangoni può essere utilizzato come strumento di valutazione delle caratteristiche organolettiche del vino, ma è importante sottolineare che non è l’unico fattore da considerare nella degustazione del vino. Altri elementi da tenere in considerazione sono il colore, il profumo, il sapore e la persistenza del vino. Tutti questi elementi possono essere influenzati da diversi fattori, come il vitigno, il terroir, il sistema di coltivazione e la vinificazione.

Perchè si rotea il bicchiere

Il roteare il bicchiere con il vino è una pratica molto comune durante la degustazione del vino, ma perché bisogna farlo e in quali casi è sconsigliato?
Il roteare il bicchiere con il vino ha diverse finalità. In primo luogo, il roteare il bicchiere permette di osservare il colore del vino e di valutarne la limpidezza. Inoltre, il roteare il bicchiere permette di rilasciare gli aromi del vino e di ottenere una maggiore intensità olfattiva. Infine, il roteare il bicchiere permette di capire, a colpo d’occhio, la densità del liquido al suo interno, fattore spesso sottovalutato durante una degustazione.

Tuttavia, il roteare il bicchiere con il vino è sconsigliato in alcuni casi.
In primo luogo, è sconsigliato roteare il bicchiere con vini molto delicati o con una bassa gradazione alcolica, in quanto il movimento potrebbe alterare gli aromi del vino e renderli meno intensi. Inoltre, è sconsigliato roteare il bicchiere con vini molto vecchi o che hanno subito un invecchiamento in botti di legno, in quanto il movimento potrebbe far sciogliere i sedimenti presenti nel vino e alterarne il gusto.
Inoltre, attenzione: qualsiasi bollicina, in linea di massima, non dovrebbe essere fatta roteare, in quanto la CO2 presente naturalmente all’interno del liquido dovrebbe essere sufficiente a diffondere gli aromi. Inoltre, la rotazione di questo tipo di bevanda, andrebbe a diminuire l’anidride carbonica contenuta nel bicchiere.

Bio Autore

Luca Mercatanti

Mi occupo di Web&Digital dal 2007, ma a partire dal 2016 mi sono affacciato al mondo del vino in modo professionale, senza alcun interesse economico.

Ho deciso di aprire WineSommelier.it per dare la possibilità a tutti di imparare a rapportarsi con il vino, cercando di spiegare il mondo vitivinicolo in modo semplice.
In questa impresa non sono solo, diversi sono gli autori che quotidianamente dedicano parte del loro tempo per scrivere articoli.

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