Evento “Abbinamenti Montefalco”

Il 18-19-20 settembre si è tenuto l’evento “Abbinamenti Montefalco: Vino, Cibo, Arte e Musica”promosso dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e la Strada del Sagrantino.
Nella bellissima cornice di Montefalco, teatro di moltissimi eventi dedicati al mondo del vino, in questa occasione si tinge di sfumature legate all’enogastronomia, all’arte e alla musica, per rilanciare l’enoturismo Post Lockdown, finanche dare spazio all’intrattenimento non solo ad appassionati ed esperti del settore, ma anche alle famiglie, creando un momento di scambio enoculturale, nel massimo rispetto delle normative di sicurezza anti-Covid.
Degustazioni guidate, abbinamenti ad hoc e la musica e l’arte come filo conduttore di tre giornate immersi nella “terra del vino”.


Per quanto concerne i banchi d’assaggio, gli ingressi scansionati ad orari programmati, ha permesso di poter chiacchierare con tranquillità con i produttori, conoscendo e approfondendo la loro realtà aziendale.
Nello specifico si è degustato:

Cantina la Veneranda:
Presenti sul territorio dal 1568, azienda a conduzione familiare. Il nome “la Veneranda “è dedicato alla lungimiranza di Maria Aloisa Moncelli che nel 1827 ne prese in carico la gestione. È però nel 2010 che decidono di rendersi indipendenti, etichettando i propri prodotti ufficialmente nel 2013.
16 ettari vitati dislocati in 3 aree differenti danno vita a 7 etichette: 2 Bianchi, 1 Rosato,4 Rossi. Allevano principalmente Sagrantino, Grechetto e Sangiovese, Merlot

  • Federico II Umbria IGT Rosato 2019, 14%
    Prima annata per questo Rosato da Sagrantino. Vendemmia tra fine settembre e inizio ottobre, vinificazione in bianco, CO2 naturale (per “smussare il tannino”-spiegano), affinamento in acciaio per 4 mesi. Un rosato dal colore intenso e luminoso, dal naso che gioca su frutti rossi piccoli, melagrana ed erbe aromatiche. Al palato deciso, spigoloso ma con una bellissima freschezza.


Azienda Agraria
Scacciadiavoli:
Locati a Montefalco sin dal 1884, grazie all’ingegno pionieristico del Principe Ludovisi, una tra le cantine più antiche di Montefalco.
Nel 1954 Amilcare Pambuffetti passa alla gestione dell’azienda. 130 ha di cui 35 vitati. Dal desiderio indiscusso di rendere il Sagrantino protagonista dell’azienda, essendo nella sua terra di vocazione, Scacciadiavoli studia la grande versatilità del vitigno autoctono e decidere di produrre due spumanti Metodo Classico.

  • Spumante Brut Metodo Classico, Sb 2011, 13%
    85% Sagrantino, 15% Chardonnay,
    Vendemmia anticipata per preservare la freschezza del frutto, in bottiglia sui lieviti per almeno 36 mesi.
    Luminoso ed elegante nel calice, un naso pulito, fresco e declinato alla pasticceria, pasta di mandorle, frutta matura ma anche tanta freschezza di erbe aromatiche. In bocca è avvolgente, con una bella struttura e un’acidità tutta sferzante.
  • Spumante Brut Rosè Metodo Classico, 2014, imbottigliamento inizio 2015, sboccatura dicembre 2018.
    La brillantezza visiva è d’impatto. Un rosa tenue (qualche ora di macerazione in pressa per trarne fuori la sfumatura). Una bollicina fine. Elegantissimo a naso, tra frutta a polpa rossa piccola, croccante, varietale come una fragolina di bosco ed una mora appena colta. Un floreale che rimanda ai fiori di pesco e crosta di pane sul finale. Note minerali e speziatura delicata e dolciastra, ma spiccate. Avvolgenza al palato di una bollicina fine. Un ingresso verticale, un tannino timido ma pungente.
  • Montefalco Sagrantino Passito DOCG 2016
    Sagrantino 100% vendemmiato verso la fine di settembre, appassimento sui graticci fino a dicembre, vinificazione in acciaio e barrique per 24 mesi, affinamento in bottiglia per 12 mesi.
    Rubino impenetrabile, profondo e carico con qualche sfumatura granata leggermente accennata. Naso ampio e declinato su frutta macerata, speziatura di cioccolato fondente e bellissima mineralità. In bocca l’avvolgenza e la morbidezza sono sostenute da freschezza e da una freschezza minerale. Un tannino integrato e dalla trama fitta.

Azienda Agraria Moretti Omero
In regime biologico dal 1992, seconda in Umbria ad adottare questa filosofia aziendale. Realtà a conduzione familiare con un legame empatico con la terra e con le loro etichette che raccontano storie di tradizioni ma anche imprese eroiche.
35 ha di cui 14 vitati. Si allevano Sagrantino, Trebbiano Spoletino, Grechetto, Malvasia,Sangiovese, Merlot.

  • Sui Lieviti, Metodo Ancestrale, 36 mesi sui lieviti.
    Trebbiano Spoletino 70% e 30% Grechetto. Giioca su note macerate, frutta dolce e spaziatura ed una bollicina che aiuta la degustazione donando freschezza con un finale minerale e leggermente amaricante.
  • Montefalco Bianco DOC 2019
    Trebbiano Spoletino in purezza, nella sua versione secca esalta tutte le caratteristiche del vitigno restando coerente e di grande versatilità. Frutta a polpa gialla, croccante ma anche frutta esotica e più dolciastra.
  • Grechetto Umbria IGT 2019
    Grechetto in purezza, fresco e minerale con le sue note tipiche e dal finale ammandorlato. Elegante, di spessore.
  • Nessuno IGT Umbria, 2019
    Grechetto e Malvasia. In questa versione, la malvasia smorza in toni austeri e amaricanti del Grechetto, mitigandolo e arrotondandolo, senza mai prevaricare e lasciando intatta la freschezza.
  • Faccia Tosta, Montefalco Rosso DOC, Riserva 2017
    Blend di Sagrantino, Sangiovese, Merlot. 2 anni di invecchiamento in tonneaux di media tostatura e 1 anno di affinamento in bottiglia.
    Trama tannica intensa con un tannino integrato, bella struttura, fresco con un finale leggermente sapido. Chiude lungamente su note di frutta.
  • Vignalunga, Montefalco Sagrantino DOCG 2016, 15%
    Sagrantino in purezza proveniente dal Vigneto da cui prende il nome. Tutta la prepotenza e potenza del Sagrantino sferzante, frutta matura e confetture nere, terziario che si declina su note amare. Struttura importante ed una freschezza vivace.
  • Argo Montefalco Sagrantino Passito DOCG 2015
    Tanta fibra, tanta materia, una struttura quasi tangibile. Un passito che sfuma tra note di burro e cioccolato al latte ma sorretto da una freschezza che lo rende elegante senza mai andare a stancare il palato.

Arnaldo Caprai
Viticoltori a Montefalco dal 1971. Con 45 ha, l’azienda Arnaldo Caprai è attenta al tema della sostenibilità ambientale, sostenendo il progetto “New Green Revolution” sin dal 2008.
Il Sagrantino è il principe di questa azienda, studiato e sperimentato in tutte le sue forme lungamente. Ed è per questo che l’azienda Arnaldo Caprai si inserisce in una dimensione tra storia, tradizione e innovazione.

  • Montefalco Bianco DOC 2019, 13%
    Grechetto 90% e Sauvignon 10%, 3 mesi acciaio e 3 mesi bottiglia. La scelta del Sauvignon è dettata dal desiderio di regalare un profilo olfattivo più intenso ma soprattutto per rispondere alle esigenze del mercato.
  • Grecante Colli Martani Grechetto DOC, 2019, 13.5%
    Grechetto 100%, 3 mesi acciaio e mesi bottiglia. Un Grechetto coerente con le sue note tipiche di mandorla, frutta a polpa bianca, erbe aromatiche, biancospino e in chiusura note minerali.

Cantina Fongoli
Azienda che inizia la sua produzione in Montefalco nel 1925. 35 ha tra vigneto, bosco e uliveto. Biodinamici e in regime Biologico. Utilizzo di anfora e legno molto vecchio (50-70 anni). Presenza di vigne vecchie di 40 anni, tanta presenza di biodiversità. Insomma, Fongoli si posiziona come un’azienda attenta al Green ma sempre con un occhio rispettoso al passato e alla tradizione.

  • BiancoFongoli, Umbria IGT Trebbiano Naturale, 2019, 12.5%
    85% Trebbiano e 15% Grechetto, 2 giorni di macerazioni in tini aperti e poi solo acciaio. Utilizzo di lieviti autoctoni. Non c’è solforosa aggiunta, non si effettuano chiarifiche.
    Al naso si percepiscono note di frutta a polpa gialla zuccherina, susina, pesca bianca, zagara e note di miele. Finale minerale. In bocca fresco e sapido con chiusura che richiama la frutta.

Azienda Agricola Adanti
Presenti sul territorio di Montefalco sin dagli anni 60, grazie alla lungimiranza di Domenico Adanti che acquistò la tenuta di Arquata, avviando così un’azienda produttiva a partire dal 1972, tra moderne tecnologie e tradizione. 40 ha di cui 30 vitati. Si allevano principalmente Sagrantino, Sangiovese, Grechetto, Merlot.

  • Il Domenico Montefalco Sagrantino DOCG, 2008
    Annata a 5 stelle per un Sagrantino 100%, proveniente da un CRU selezionato di vigne vecchie di 40 anni, in una zona molto ventilata, terreno misto tra sasso e sabbia.
    Vino che riposa 4 anni in botte grande di media tostatura e 3 anni in bottiglia.
    Molto elegante al naso e al palato tra note di cacao amaro, tabacco, radice di liquirizia, frutta rossa e nera, confettura, menta e biancospino. Una struttura sorretta da morbidezza e tanta freschezza. Trama tannica fitta. Un assaggio veramente tanto lungo.
  • Montefalco Sagrantino DOCG Passito, 2011
    Sagrantino 100%, 24 mesi in botte di rovere e 24 mesi in bottiglia.
    Raccolta anticipata per preservare la freschezza del frutto. L’avvolgente al naso così come al palato. Fine e ampio tra note di frutta e fiori macerati, confetture di marasca e more, polvere di cacao e caffè, liquirizia, tabacco e una nota minerale gessosa.
    In bocca non stanca mai, la freschezza e il finale sapido sorreggono e sostengono la morbidezza. Ritorna la marasca. Lunghissimo.

 

 

Bio Autore

Elena Di Vaia

Cresciuta sulle ginocchia del nonno tra le vendemmie.
Immersa alla scoperta del vino con il papà. Sommelier Ais per forza di gravità.
"Si mens et corpus homini vino flagraret"- la mente e il corpo dell'uomo ardono per il vino, recitava Platone. Da brava discepola laureata in Filosofia ma curiosa del mondo, passeggio tra l'Economia Civile ed un Master in Etica Economia e Management.
Hobby? Comunicare e scrivere.Così vago tra ospiti e interviste nel mio format radiofonico RadioWineDesign dall'istituto Italiano di Design di Perugia.
Articolista Freelance, perchè se non chiacchiero di vino sento il bisogno di traslare le parole su carta. Il fenomeno che mi piace analizzare? La comunicazione su Instagram.
Hai mai sentito parlare del WineErasmus? Il progetto che porta il vino on the road ?!
Collaboro sulla rivista "The Design Magazine" con la mia rubrica "Wine Design".
Per sapere di più, un Simposio platonico è quello che ci vuole.

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