Aspirante psicologa approdata nel mondo del vino.
Da sempre amante della cucina, cresciuta al tavolo da pranzo del nonno, vista fornelli: il passo dal piatto al bicchiere è stato breve, naturale.
Galeotto fu un corso di avvicinamento, intrapreso quasi per gioco, al posto del padre che non poteva presenziare. Da lì è scoccata la scintilla, l’amore, e poi la voglia di conoscere, di saperne di più, e l’iscrizione al corso AIS.
Curiosa sia per indole che per formazione, mi è inevitabile approfondire ogni etichetta, andare a cercare la componente “umana” che si cela dietro ogni bottiglia. Spostandomi in giro per l’italia, vado alla scoperta di realtà e persone nuove e differenti, passando da piccoli produttori ad aziende che dominano il panorama attuale.
Completamente incapace di non comunicare, trovo lo scrivere un ottimo mezzo per poter condividere queste esperienze, i miei pensieri, le mie opinioni. E se il “Super Io” è solubile in alcool, come pensava Freud, sarò sicuramente sincera.